In aumento i reati commessi dagli immigrati. Tra furti, rapine, scippi, violenze sessuali, omicidi, truffe e molto altro, nei primi sei mesi del 2018 la percentuale di stranieri denunciati o arrestati rispetto al totale è del 31,9%, in confronto al 27,4% del 2017. I dati diffusi dal Viminale mostrano, dunque, una tendenza al rialzo.
Su 429.506 persone che hanno commesso reati, 136.876 sono stranieri. Nello stesso periodo dell’anno scorso, si sono registrati 464.784 casi tra arresti e denunce, di cui 127.264 sempre ad opera di stranieri. L’incremento, dunque, è del 4,5% solo nella prima metà dell’anno. Molti di questi (tra cui anche quelli che sono destinatari di decreti di espulsione non eseguiti), vivono di espedienti e alcuni si trasformano in potenziali aggressori sotto l’effetto dell’alcol. Le vittime sono spesso anziani e donne.
L’uccisione di Pamela Mastropietro, la giovane romana fatta a pezzi a Macerata, è uno dei crimini più efferati commessi da immigrati nel nostro Paese. Una violenza inaudita che secondo le indagini è stata commessa da nigeriani. E proprio nel caso di omicidi e strupri, i numeri offrono ancora un quadro preoccupante. Da gennaio a giugno di quest’anno, su 434 omicidi volontari, 83 sono…
Francesca Musacchio per IL TEMPO