Canada, arriva il burattino trans per insegnare il gender ai bambini

In Canada, sotto l’apparenza di un’iniziativa antibullismo, arriva il burattino “transgender” per insegnare ai bambini le “questioni di genere”.

di Matteo Orlando – – www.ilgiornale.it

Il progetto è guidato dalla Fondazione Jasmin Roy Sophie Desmarais, che ha sede a Montreal ed è stato diffuso con l’eufemismo linguistico di “social and emotional learning to help children with the process of identity affirmation” (cioè “apprendimento sociale ed emotivo per aiutare i bambini nel processo di affermazione dell’identità”).

Il burattino in questione è rappresentato in età scolare (per connettersi meglio con i bambini di quell’età), e in origine si chiamava Julia, ma Julia è alle prese col suo genere e sente nel suo cuore che è un ragazzo e vuole essere chiamata Julien. Quindi il messaggio che arriverà ai bambini è semplice: il tuo genere non è dettato dalla biologia e il tuo corpo è irrilevante per quello che sei realmente, e può essere cambiato!

Julien/Julia è il/la protagonista di numerosi video che forniscono ciò che gli attivisti del progetto chiamano gli “strumenti necessari” per i bambini e i loro genitori “disorientati” su questi temi. I video fanno parte delle video-lezioni gratuite (insieme a opuscoli educativi) che intendono promuovere nelle scuole canadesi l’introduzione dell’identità di genere nei bambini “durante la prima infanzia” in modo che “comprendano e accettino la diversità di genere, l’identità di genere e l’espressione di genere”.

I burattini sono stati scelti sulla base dei successi ottenuti negli anni da Sesame Street, uno spettacolo per bambini che combina live action, sketch comedy, animazione e marionette. L’idea dei promotori di questi video è quella di normalizzare l’idea della fluidità di genere e incoraggiare i bambini a “esplorare” il loro genere, magari attraverso il travestimento e altre pratiche.

Alcuni ritengono, addirittura, che “la fluidità di genere possa essere identificata prima che il bambino sia persino in grado di comunicare”. Jasmin Roy, della fondazione, ha affermato che il pubblico previsto è molto mirato. “Abbiamo bisogno di sviluppare abilità emotive e sociali per educatori, genitori e bambini che stanno attorno a quei bambini che esplorano il loro genere o espressione”, ha detto. “Se hai un figlio puoi mostrare loro i video e dire: ‘è così che ti senti? Di che cosa hai bisogno? come posso aiutarti?’”.

L’iniziativa non è l’unica tesa ad introdurre l’ideologia gender per i piccoli del Canada, con il benestare del premier, Justin Trudeau. C’è già stata la “Drag Queen Reading Hour”, proposta attraverso la quale delle drag queen hanno letto libri di favole pro-Lgbt a bambini nelle biblioteche di tutto il paese. C’è stata anche l’inclusione della fluidità di genere nell’educazione sessuale (in particolare nei curriculum Sogi) in diverse province canadesi mentre attivisti trans hanno spinto la Brown University a sopprimere uno studio che espone il pericolo del transgenderismo.