di Euronews
Questa è la sentenza del Tribunale della Renania-Palatinato, a Landau in der Pfalz, in Germania, nei confronti di Abdul D., un rifugiato afgano, presunto minorenne, che all’esterno di un centro commerciale a Kandel, il 27 dicembre 2017 ha accoltellato a morte l’ex fidanzata tedesca, Mia Valentin, di 15 anni, usando un coltello da cucina con lama lunga 20,5 cm.
Una tragedia annunciata: il padre della vittima, nei giorni precedenti, aveva denunciato l’omicida per minacce e insulti via telefono e attraverso i social media. Il motivo di tanto odio? La gelosia. Il ragazzo non sopportava la fine della relazione con Mia.
Sul luogo della tragedia comparve anche questo cartello riportante una dichiarazione della Cancelliera Merkel a proposito della sua politica sulla immigrazione.
Il verdetto è destinato a far discutere: l’assassino – al momento dell’arresto – ha sempre dichiarato di avere 15 anni, ma un’analisi medica ha appurato che la sua vera età è tra i 17 anni e mezzo e i 20 anni. Nonostante ciò, il Tribunale ha giudicato il ragazzo con la legge riservata ai minori. Al massimo, rischiava 10 anni. (ma non gli è nemmeno stata comminata la pena massima):
Arrivato a Francoforte nell’aprile 2016 come profugo minore non accompagnato, di Abdul D. non è stata ancora accertata nemmeno la nazionalità afghana.
Sul web, arrivano le prime reazioni indignate: la pena sembra troppo lieve.
Germania: cittadini sfilano con le foto delle persone uccise dai migranti
Una cosa sola : in Germania si possono fare dimostrazioni contro i “migranti”. Immaginate in Italia: contromanifestazioni di rossi, bastonate, rottura di vetrine e infine condanne severe dei giudici rossi per i neofascisti, razzisti, populisti , salvinistii.ecc.ecc.