VIENNA, 30 AGO – “A luglio e agosto abbiamo discusso alcune proposte” per risolvere la questione delle regole sugli sbarchi della missione Sophia, “incluse proposte di mediazione che ho messo sul tavolo. Fino ad ora non c’è stato consenso, come sapete occorre l’unanimità. Oggi vedrò se c’è spazio e che tipo di spazio, per trovare una risposta. Questo richiede un atteggiamento costruttivo e responsabilità da parte di tutti gli Stati membri”. Così l’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini entrando alla riunione dei ministri della Difesa Ue.
Per Mogherini “anche se quella sulla solidarietà è una discussione molto difficile, sarebbe bene che gli Stati membri valutino di assumersi maggiore responsabilità. Ma è una discussione molto difficile e vedrò con i ministri quanto spazio politico c’è per avanzare”.
“Vorrei evitare di vedere un forum rimandare la palla all’altro a tempo indefinito, anche perché” la missione Sophia “funziona, e tutti gli Stati hanno detto che deve proseguire”, ha aggiunto Mogherini, spiegando che la vicenda dei porti di sbarco riguarda “due diverse questioni”. Da una parte, evidenzia, “c’è la questione del piano operativo dell’operazione militare, e questo è responsabilità dei ministri della Difesa.
Il comando dell’operazione ha bisogno di indicazioni chiare sui porti”.
Poi – aggiunge – “c’è la questione della solidarietà e della condivisione della responsabilità di quanti vengono sbarcati.
Cosa accade dopo che le persone vengono sbarcate. Questa senza dubbio non è una questione per i ministri della Difesa o degli Esteri, è per i ministri dell’Interno o per i capi di stato. Ma sono interconnesse e non possiamo permetterci di lasciare un’operazione militare senza chiarezza sulle regole. Quindi dobbiamo affrontare questi due lavori paralleli con coerenza e responsabilità. (ANSAmed).
Doveva fermare i trafficanti. La missione UE Sophia preleva 13mila clandestini