di Euronews
Le isole di Lesbo, Chio e Samo hanno rivolto nuovi disperati appelli al Governo greco perché vengano ricollocate le migliaia di migranti che da tempo vivono nei campi allestiti per affrontare l’emergenza.
La situazione più grave è a Lesbo. Il campo di Moria aperto nel 2013 in un’ex base militare “può accogliere circa 2000 persone”, spiega Marios Andriotis, portavoce del governo locale, ma “oggi ce ne sono 5500. Quindi è impossibile sistemare tutti quanti, devono essere usate delle tende”.
A preoccupare è anche l’accordo che quest’estate Atene ha raggiunto con Berlino, che permetterà alla Germania di rinviare in Grecia i migranti, respinti ai confini tedeschi, che avevano già fatto domanda d’asilo nel Paese ellenico.
La mancanza di spazi e risorse nei campi profughi sta creando tensioni fra i diversi gruppi etnici presenti, e proteste da parte dei residenti e delle imprese turistiche.
Si stima che l’accordo con la Germania, ancora da formalizzare, porterà al rientro in Grecia di circa 2000 richiedenti asilo.