Il partito dell’invasione si sta muovendo e guidarlo è Emma Bonino. L’intervista più dura letta in questi giorni è quella della leader radicale ed ex ministra degli Esteri con Enrico Letta, che definisce Salvini “un bullo di periferia”.
Se con i 150 migranti ancora a bordo della Diciotti c’è stato “sequestro di persona”, spiega la Bonino, (finanziata dal sicario economico Soros) a Repubblica, “lo appurerà la magistratura. Da cittadina provo un senso di profondissima indignazione”.
La mobilitazione non sarà solo politica, ma anche giudiziaria: “Si sta studiando una denuncia alla Corte europea dei diritti dell’uomo, che già ci ha condannato sui respingimenti collettivi. Ricordo che la maggioranza dei migranti della Diciotti sono eritrei, quindi fuggono da una dittatura, e si è venuti meno alla convenzione sui rifugiati. In questa vicenda surreale si mescolano questioni interne italiane, una tattica da propaganda elettorale permanente, questioni relative ai rapporti con i vari Stati europei. Le convenzioni del mare, quelle internazionali, i principi costituzionali sono scavalcati da tweet roboanti di un cattivismo inutilmente crudele. Uno spettacolo indegno”.