L’europarlamentare del Pd Cecilia Kyenge è andata a Malta a visitare la Ong Lifeline, attualmente sotto sequestro per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
“La demonizzazione delle ong deve cessare subito, perché pregiudica le attività volontarie di salvataggio delle persone in difficoltà nel Mediterraneo e mette a rischio i diritti umani”. Lo dice l’eurodeputata del Pd Cecile Kyenge, dopo la visita all’equipaggio della nave Sea Watch, ferma al porto di Malta da quasi due mesi.
L’ex ministra ha voluto ribadire il suo pensiero: “La nave di Sea Watch e le altre navi delle ong si impegnano quotidianamente per sopperire alle lacune dei governi nazionali europei, che da qualche mese danno prova di irresponsabilità e colpevole attendismo. È necessario dire con forza che l’azione delle ong è fondamentale per la sicurezza e la salvezza di migliaia di migranti che attraversano il Mediterraneo in condizioni di enorme difficoltà: il mestiere delle ong è quello di salvare la vita alle persone, agendo in sussidiarietà rispetto alle inadempienze dei governi europei, alla mercé dei populismi sovranisti e xenofobi. Qualcuno vuole per forza impedire l’attività solidaristica delle ong?”.
Sul caso specifico di Sea Watch, Kyenge condanna il governo maltese “colpevole di perpetuare il blocco della nave umanitaria, mediante pretestuose accuse e con gravi ripercussioni sulla attività di salvataggio delle persone”, e il governo italiano, “che da mesi gioca sporco, demonizzando le ong”. “Se Sea Watch e le altre navi umanitarie non possono salpare – ha continuato Kyenge – diminuiscono le opportunità per salvare i migranti in difficoltà, in questo periodo estivo di elevato flusso. Non possiamo permettere che una decisione così ideologica metta a rischio la vita delle persone: è da irresponsabili pure l’atteggiamento degli esponenti dell’attuale governo italiano che in questa situazione continuano ad alimentare il clima d’odio verso l’attività solidale delle ong”, conclude l’eurodeputata.