Il ciclista 64enne travolto è morto qualche giorno dopo, mentre il pirata della strada è stato arrestato questa mattina dagli agenti dell’Unità Interventi Speciali della Polizia Locale. Si tratta di un marocchino di 21 anni, un pregiudicato con una sfilza di precedenti per droga e possesso di armi e con un permesso di soggiorno ormai scaduto da tempo. Adesso è accusato di omicidio stradale ed omissione di soccorso. “Qualcuno è stupito? – commenta il deputato leghista Alessandro Morelli su Facebook – quelli come lui nel nostro Paese non sono i benvenuti”.
Il terribile incidente risale a qualche giorno fa, in via Virgilio Ferrari. Lo scorso 6 agosto il marocchino ha travolto il ciclista albanese che, nonostante il ricovero in ospedale Policlinico, è morto dopo tre lunghi giorni di agonia.
Le indagini erano scattate subito e il punto di svolta era stato il ritrovamento, poco tempo dopo l’incidente, dell’auto abbandonata in via Campazzino. Non si è potuto però arrivare subito al marocchio dal momento che l’automobile era stata intestata a un cittadino extracomunitario dell’Est Europa che, pur essendo l’intestatario di diverse decine di autoveicoli, risultava completamente irreperibile.
Ai fini delle indagini si sono rivelate fondamentali le impronte digitali che sono state rinvenute sull’automobile. Non solo. Pur non avendo ripreso il momento dell’impatto, le telecamere della zona hanno inquadrato l’uomo che abbandonava la vettura. Da lì gli agenti dell’Unità Interventi Speciali della Polizia Locale sono riusciti a risalire al quartiere in cui viveva l’immigrato. Infine, gli inquirenti sono riusciti a rintracciare e fermare il responsabile che adesso verrà incriminato per “omicidio stradale con l’aggravante dell’omissione di soccorso”.