CAGLIARI – Un incontro per fare il punto sugli sbarchi dall’Algeria alla Sardegna e studiare il modo di rendere operative le politiche mirate alla chiusura del canale diretto. Sono le richieste contenute in una lettera inviata dal governatore Francesco Pigliaru al ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il presidente segnala l’aggravarsi del fenomeno nella stagione estiva.
“Gli arrivi non controllati rendono ancora più gravosa e complessa la gestione dei flussi migratori non programmati in Sardegna, in quanto – spiega – impattano pesantemente sul funzionamento di tutte le strutture deputate all’accoglienza che, a causa della scarsità di mezzi e personale, sono già fortemente impegnati in tali attività”.
Pigliaru riassume quindi i dati sugli sbarchi. “Quest’anno sono già oltre 500 le persone arrivate direttamente in Sardegna dall’Algeria (non tutte di nazionalità algerina), un trend che sembra confermare l’elevato numero di arrivi che si era già registrato lo scorso anno, quando era giunto nell’Isola il numero più alto di sempre, ben 1936”. Secondo il governatore, è evidente che il fenomeno debba “essere bloccato nel più breve tempo possibile anche per la concreta possibilità che la rotta Algeria-Sulcis, priva di un adeguato controllo, possa divenire ben presto ulteriore via di fuga verso l’Europa“.
Questo obiettivo potrà essere raggiunto, indica Pigliaru, “solo con un forte e costante raccordo con le autorità algerine che, possibilmente, consenta di pervenire alla stipula di un accordo Italia-Algeria per la gestione concertata delle migrazioni”. Nei giorni scorsi l’intervento del governo era già stato sollecitato dai deputati di Forza Italia, Ugo Cappellacci e Pietro Pittalis: in un ordine del giorno accolto dall’esecutivo hanno chiesto “un impegno straordinario per bloccare la rotta e l’arrivo quotidiano di persone”. (ANSA).