Nell’anniversario della tragedia di Marcinelle, il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ricorda
“i tanti italiani che lasciarono le terre natie cercando all’estero un futuro migliore per sé e per i propri figli”. “Riflettiamo con consapevolezza e giusto orgoglio su queste esperienze di molti fra i nostri padri e nonni. Riconosciamo, con convinto rispetto, il loro inestimabile contributo alla storia d’Italia e dei luoghi dove si recarono. Non scordiamoci mai dei loro sacrifici. Pensiamoci, quando vediamo arrivare in Europa i migranti della nostra travagliata epoca”, scrive in un messaggio agli italiani all’estero in occasione della Giornata del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo.
Ma dalla Lega arrivano critiche.
“Paragonare gli italiani che sono emigrati nel mondo, a cui nessuno regalava niente né pagava pranzi e cene in albergo, ai clandestini che arrivano oggi in Italia è poco rispettoso della verità, della storia e del buon senso” commentano i capigruppo della Lega alla Camera e al Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.
“Anche in Europa – prosegue il ministro – siamo andati stranieri, in paesi stranieri, cercando lavoro. Partivamo, sovente con grandi disagi, alla volta di quegli stessi Stati europei (Belgio, Francia, Germania e altri) nei quali adesso possiamo andare a lavorare: cittadini dell’Unione Europea, fra altri cittadini della medesima Unione Europea, con analoghi diritti e doveri. Ecco, la libertà di circolazione dei lavoratori rappresenta un oggettivo, nodale risultato positivo dell’integrazione del ‘vecchio continente'”.
“Cari Amici italiani, ovunque siate nel mondo – prosegue – dovete sapere che la dedizione con la quale, quotidianamente, assolvete ai vostri doveri lavorando, rende migliore il nostro Paese e contribuisce alla sua reputazione positiva”. “Vi giunga, dunque, il saluto fraterno del Governo e di tutti i compatrioti, nella speciale giornata dedicata a coloro che, proprio sul lavoro, hanno offerto il sacrificio estremo. Insieme, siamo affettuosamente vicini alle famiglie delle vittime di Marcinelle e delle tragedie del lavoro di ogni tempo. Vi ringrazio per quanto avete fatto e state facendo per la nostra Italia”, conclude.
Paragonare gli emigrati italiani ai clandestini? Lo fece già la Boldrini, purtroppo!
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