Guerra a caporalato e mafie. E’ quanto assicura Matteo Salvini, parlando a Foggia dopo l’incidente in cui hanno perso la vita 12 braccianti stranieri, a bordo di un furgone che si è scontrato con un camion carico di farinacei. “Un’immigrazione fuori controllo aiuta la mafia: se non sbarcassero migliaia di disperati da sfruttare da parte dei delinquenti, sarebbe più complicato per loro fare affari. Aver ridotto gli sbarchi riduce la possibilità di fare affari per la criminalità” dice il vicepresidente del Consiglio.
“Questo è un problema di mafia – aggiunge il ministro dell’Interno – non di manodopera in nero, caporalato o furbizia”. Per questo motivo, “useremo le armi legalmente permesse per mettere in condizioni di non nuocere questi delinquenti”. Inoltre, “vanno aggrediti i patrimoni dei mafiosi che campano di caporalato e di sfruttamento dell’immigrazione clandestina“.
CAPORALATO – “C’è una legge sul caporalato che, per alcuni versi, può e deve essere migliorata e aggiornata per permettere ad agricoltori perbene di poter lavorare legalmente e regolarmente – continua Salvini -. Non voglio e non permetto che l’agricoltura foggiana e l’agricoltura italiana venga etichettata come fuorilegge perché pochi usano mezzi mafiosi per arricchirsi”.
SVUOTARE I GHETTI – “L’obiettivo a medio termine – dice ancora il vicepremier – è svuotare progressivamente i ghetti. Non è possibile che in una società evoluta come la nostra si parli di ghetti che vivono al di fuori della legge”. ADNKRONOS