Secondo la Procura di Siena ha manovrato sotto banco per aggiudicarsi i bandi per l’accoglienza dei migranti e per la loro gestione. Per il suo legale, l’avvocato Martucci del foro di Firenze, il processo immediato, in calendario dal prossimo 9 novembre, dimostrerà la totale inconsistenza delle accuse.
In attesa di un verdetto Guido Pacchioni, 73enne cittadino, anche emerito, di Gambara deve presentarsi tutti i giorni dai carabinieri nel Senese ed adempiere all’obbligo di firma. L’imprenditore, che ha messo a disposizione le sue strutture alberghiere per l’accoglienza dei richiedenti asilo, è accusato dal procuratore di Siena Salvatore Vitello e dalla Gdf senese di turbativa d’asta, autoriciclaggio, appropriazione indebita e calunnia.
Secondo gli inquirenti Pacchioni ha partecipato ai bandi della prefettura di Siena con due società a lui riconducibili, costituendo una sorta di cartello per essere certo di aggiudicarsi la gestione di tre centri di accoglienza in provincia di Siena (due a Sovicille e uno a Monticiano) e il denaro ad essa collegato. In tutto, secondo la procura della Repubblica di Siena, l’operazione avrebbe fruttato circa 600mila euro al bresciano e alle persone indagate con lui, tra le quali anche un sacerdote.