La Procura di Catania esclude l’ipotesi di razzismo nell’episodio avvenuto tre giorni fa nel Terminal del capoluogo etneo quando il bus dell’Etna trasporti diretto a Taormina ha lasciato a terra delle donne africane. Inutili le proteste di extracomunitari che erano a bordo che dicevano al conducente che le donne avevano comprato i biglietti e di un dipendente che ha cercato di attirare l’attenzione dell’autista battendo la mano sul finestrino.
Gli stessi testimoni sentiti dalla polizia di Stato, compreso le due senegalesi, hanno confermato di non avere avuto alcuna lite o diverbio con l’autista, né di avere subìto insulti discriminatori da personale della ditta di trasporti. L’autista ha così ricostruito la vicenda: l’addetto del piazzale, dopo la ressa per salire su pullman, gli avrebbe riferito che il bus era pieno.
Mentre era già in movimento ha notato che c’erano invece due posti liberi e che c’erano quattro-cinque persone in arrivo che dovevano partire. Per motivi di sicurezza e visto che dopo 15 minuti c’era un’altra corsa ha preferito continuare la manovra e iniziare il viaggio per Taormina. L’autista ha precisato che, vista la confusione che si era creata, non sa se il collega di terra ha cercato di contattarlo. L’inchiesta potrebbe ipotizzare, come atto dovuto, la violenza privata, ma escludendo certamente l’aggravante del razzismo.