I deputati dei Républicains presenteranno una mozione di censura, ovvero di sfiducia, contro il governo francese dopo lo scandalo legato ad Alexandre Benalla, il bodyguard e collaboratore di Emmanuel Macron indagato per le violenze del primo maggio a Parigi: è quanto annunciato dal capogruppo dell’opposizione repubblicana all’Assemblea nazionale Christian Jacob, secondo il quale “l’esecutivo ha fallito”. E’ la prima volta dall’inizio del mandato di Macron e del governo.
Le chance che la mozione presentata dai Républicains venga approvata dal parlamento appaiono pressoché impossibili, il che non impedisce di assistere ad alleanze impensabili sino a pochi giorni fa: con il gruppo La France Insoumise del tribuno della gauche alternativa, Jean-Luc Mélenchon, che si schiera insieme alla destra neogollista. “La voteremo. La mozione di censura fummo noi a proporla per primi, ricordate”, dice il deputato della France Insoumise, Alexis Corbière.
I gruppi d’opposizione “vogliono nuocere al presidente della Repubblica Emmanuel Macron, nuocere al governo, nuocere alla maggioranza”: lo ha detto il premier francese, Edouard Philippe, rivolgendosi a porte chiuse ai deputati della République En Marche! in pieno scandalo Benalla. Per lui, l’opposizione punta a far durare “la polemica più a lungo possibile”. Quindi l’appello rivolto alla maggioranza affinché si opponga “all’ostruzionismo e ad ogni strumentalizzazione politica”. Serve “sangue freddo, rispetto delle istituzioni, e ricordare i fatti”, ha avvertito Philippe, ribadendo che il presidente Emmanuel Macron – finora rimasto lontano dalla scena pubblica – si “esprimerà al momento opportuno” su ciò che ritiene “una crisi politica, parlamentare e mediatica”. ANSA