Kabobo lavora in carcere: porta il vitto ai detenuti del 41 bis

MILANO, 18 LUG – Sta imparando l’italiano, studia, a partire dal programma delle scuole elementari, e lavora portando il vitto ai detenuti del 41 bis. E’ la ‘nuova vita’ in carcere di Adam Kabobo, il ghanese di 36 anni che l’11 maggio del 2013 seminò il terrore nel quartiere Niguarda di Milano ammazzando tre passanti a colpi di piccone e che poi è stato condannato a 20 anni di reclusione con il riconoscimento del vizio parziale di mente e a 3 anni di casa di cura e custodia (una misura di sicurezza a pena espiata e applicata per la sua “pericolosità sociale”).

Come spiegato da uno dei suoi legali, l’avvocato Benedetto Ciccarone, che lo ha assistito con la collega Francesca Colasuonno, Kabobo nel carcere milanese di Opera è sottoposto ancora a cure psichiatriche, ma nel frattempo, come prevedono i programmi di recupero dei detenuti, svolge alcuni lavori nella casa di reclusione e si è messo a studiare a partire dal programma delle elementari. ANSA