Il padre dell’antagonista che minaccia Salvini uccise un carabiniere

“Salvini, in nome della bellezza e dell’intelligenza. Fai un gesto nobile. SPARATI in bocca. Ps: prima o poi verrai appeso a un lampione, ne sei consapevole?“.
Beccato dalla Polizia (usava un falso profilo), questo fenomeno da centro a-sociale ora andrà a processo.
Evidentemente non ha imparato nulla dagli errori del padre, che 40 anni fa uccise un poliziotto.
A tutto c’è un limite.
Io non mollo.

Lo scrive il ministro Salvini su Facebook.

L’antagonista Ferrandi, che ha alle spalle una lunga serie di denunce per violenza privata e manifestazioni non autorizzate, ed è figlio di Mario, ex di Prima Linea, l’uomo che uccise nel ’77 il vicebrigadiere Antonino Custra, è finito a processo con l’accusa di diffamazione e minacce all’attuale ministro dell’Interno, Salvini. Procedimento nel quale lo stesso ministro si è costituito parte civile, chiedendo all’imputato 20mila euro di danni.