Le esportazioni Made in Italy in Russia a maggio sono ulteriormente diminuite dell’11% rispetto allo scorso anno, da qui la necessità di superare sanzioni ed embargo per una lunga lista di prodotti agroalimentare e una ripresa del dialogo diretto tra il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il leader russo Vladimir Putin. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat sul commercio estero a maggio in occasione dell’incontro tra i due leader.
Alle perdite dirette subite dalle mancate esportazioni italiane in Russia, precisa la Coldiretti, si sommano poi quelle indirette dovute al danno di immagine e di mercato provocato da prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in Italy. A potenziare la produzione del falso Made in Italy non è stata però solo l’industria russa ma anche molti Paesi che non sono stati colpiti dall’embargo come la Svizzera, la Biolorussia, l’Argentina o il Brasile, che hanno aumentato le produzioni dei cibi italiani taroccati nel Paese di Putin. In Russia è possibile infatti trovare scamorza, mozzarella, provoletta, mascarpone e ricotta Made in Bielorussia, ma anche salame Milano e Gorgonzola di produzione Svizzera e Parmesan o Reggianito di origine Brasiliana o Argentina. (ANSA).