Carcere e caldo, doppio fronte dem, e la Cgil: ‘Ripristinate il campo sportivo’.
dibattito politico sull’annoso problema del caldo soffocante, per agenti e detenuti, all’interno del carcere della Dozza, durante il periodo estivo.
Del caso, raccontato su Bolognatoday, si è occupato anche il consiglio comunale di Bologna, dove è stata approvato un appello, firmato all’unanimità e indirizzato al ministro della giustizia Alfonso Bonafede.
La richiesta è precisa: il guardasigilli doti “in tempi brevissimi, e comunque entro la fine di luglio, il carcere della Dozza di ventilatori o apparecchi refrigeranti per i detenuti e di condizionatori per tutti gli uffici degli agenti di Polizia penitenziaria“.
L’aula di Palazzo D’Accursio, dopo le segnalazioni sugli effetti del caldo all’interno del carcere, ha preso posizione approvando nella seduta di oggi un ordine del giorno proposto da Raffaele Persiano (Pd) e poi modificato tramite alcuni emendamenti proposti dalla dem Elena Leti e da Federico Martelloni di Coalizione civica.
Il nocciolo dell’odg verte sulla necessità di mitigare il caldo estivo, ma il testo si estende anche a temi più generali chiedendo al ministro, ad esempio, di avviare “un piano di investimenti per migliorare le condizioni del carcere della Dozza e di tutte le carceri italiane”. Inoltre, l’odg invoca anche “un piano di assunzioni per aumentare il numero di agenti in modo da migliorare la proporzione fra detenuti e Polizia penitenziaria”. Infine, il Consiglio comunale chiede a via Arenula di “assumere personale educativo, il cui ruolo è fondamentale per il reinserimento dei detenuti nella società e il cui numero è notoriamente carente”.
Anche il parlamentare Francesco Critelli (Pd) si rivolge al ministro della Giustizia, per chiedere interventi rapidi. Sul tema Critelli ha deciso di presentare un’interrogazione.
Di ripristinare i campi sportivi, che versano in stato di abbandono, riassettare la palestra e installare dei climatizzatori “per consentire al personale di lavorare in condizioni idonee”. parla invece la Fp-Cgil di Bologna dopo aver “raccolto le lamentele del personale di Polizia penitenziaria” in servizio nel carcere della Dozza.
In una nota, il sindacato ricorda di aver “inviato ripetutamente delle note in tempi diversi”, senza però ricevere dall’Amministrazione. Visto il silenzio di quest’ultima, ora il sindacato “chiede l’intervento degli istituti preposti e ricorda “l’esistenza di uno spazio abbandonato da anni nelle adiacenze dell’Istituto che doveva essere destinato ad attività sportive, ma che purtroppo sempre più spesso diventa rifugio per persone senza fissa dimora”.
(Ama/ Dire)