Gli accertamenti della Squadra Mobile e l’autopsia hanno svelato la verità sulla fine di Paola Merlo, 66 anni, trovata morta in casa a Vercelli martedì scorso. Caleb Ndong Merlo, 30enne originario del Camerun, affetto da ludopatia e con problemi economici ha ucciso la madre adottiva che non voleva soddisfare le sue continue richieste di soldi.
A dare l’allarme – scrive il Messaggero – era stato lo stesso figlio adottivo, che aveva sostenuto di averla trovata morta dopo una caduta. La vittima era una insegnante in pensione, molto conosciuta a Vercelli perché attiva anche nel mondo del volontariato e del sindacato. A far scattare le indagini, giovedì scorso, è stata una fonte confidenziale, che ha segnalato agli investigatori della Squadra Mobile alcune «incongruenze» sul decesso della donna. Il figlio adottivo aveva detto al personale medico del 118 di avere trovato la madre in bagno con delle vistose ferite al capo e al corpo, come se fosse caduta in modo accidentale mentre effettuava dei lavori domestici. La versione dell’uomo è stata però sconfessata dalle «numerose evidenze probatorie» ottenute attraverso le indagini e le attività tecniche effettuate. L’autopsia ha confermato che la donna è stata vittima di una «brutale aggressione».