Non è uno scherzo. il 3 luglio scorso la maggioranza del Consiglio Regionale Piemonte (Pd + Leu), appoggiata esternamente dal M5S (ma non doveva essere all’ opposizione?) ha approvato una delibera (DCR 300 – 27935) dal titolo “Indirizzi e criteri per garantire l’effettivo accesso alle procedure per l’interruzione della gravidanza“.
In essa i consiglieri rosso-gialli si stracciano le vesti, non perchè le culle piemontesi sono vuole e la popolazione della nostra regione si sta estinguendo, ma perchè non si fanno abbastanza aborti, e ci sarebbero troppi medici obiettori di coscienza negli ospedali.
Al di là dell’ assurdità della cosa (in Piemonte Il numero di strutture in cui è possibile praticare l’ aborto è addirittura maggiore del numero dei punti nascita – 3,6 contro 3,2 per 100.000 donne- ed il carico medio di lavoro per i medici non-obiettori è pari a 1,7 interventi la settimana – meno di un’ ora di lavoro a settimana) ci chiediamo perchè questi politici si preoccupino tanto per il “diritto” delle donne ad abortire e non gliene importi nulla del il diritto dei bambini a restare in vita.
Nella delibera si programma, infine, di invadere la regione con una marea di condom e pillole anticoncezionali. Ecco le parole esatte, scritte nel testo: ” … A tale fine si prevede, per le cittadine ed i cittadini di età inferiore a 26 anni e per le donne di età compresa tra 26 e 45 anni la possibilità di erogazione gratuita dei seguenti metodi contraccettivi:
– contraccettivi ormonali (orali, trans dermici e per via vaginale);
– impianti sottocutanei;
– dispositivi intrauterini (IUD al rame o con rilascio di progestinico);
– contraccezione d’emergenza (ormonale o IUD al rame);
– preservativi femminili e maschili;
…”
Erogazione gratuita significa, ovviamente, “erogazione a carico del contribuente”. Ne saranno felici quelli che usano i metodi naturali o praticano l’ astinenza e la castità per evitare gravidanza indesiderate, invece di ricorrere a pillole,preservativi e aborti. Dovranno pagare anche loro per i condom e gli aborti degli altri. Cornuti e bastonati. Alla faccia dello “Stato Laico”.
Associazione Piemonte per la vita