GB, l’ambasciatore di Trump si schiera in difesa di Tommy Robinson

Finalmente un’amministrazione americana che ha le sue priorità. Che cambiamento dall’amministrazione Obama.

Il governo di Theresa May è diventato sempre più repressivo nei confronti di chiunque  si opponga alla sua sinistra agenda riguardante l’immigrazione musulmana di massa in Gran Bretagna. Tommy Robinson è solo il caso più noto fra tanti. E mentre queste persone vengono perseguitate dal loro governo, lo stesso governo chiude un occhio sui jihadisti dell’ISIS che ritornano dall’Iraq e dalla Siria e vagano liberamente. È un esempio scioccante di dhimmitude e pacificazione, e preannuncia il più ampio collasso della società britannica nel suo complesso.

“L’ambasciatore di Trump ha esercitato pressioni sulla Gran Bretagna in difesa dell’attivista di destra detenuto, Tommy Robinson”,  Reuters, 14 luglio 2018:

Sam Brownback, l’ambasciatore statunitense per la libertà religiosa internazionale, si è lamentato con l’ambasciatore britannico a Washington DC per il trattamento riservato ad un attivista di destra che è in carcere per aver ripreso un processo .

Robinson è stato arrestato a fine maggio fuori da un tribunale di Leeds, in Inghilterra, mentre faceva registrazioni video su un processo a una gang di musulmani accusati molestie su minori e condannato a 13 mesi di carcere per aver violato la legge inglese che limita l’attivismo durante i processi penali.

Secondo le fonti  in contatto con gli organizzatori della prevista dimostrazione pro-Robinson, Brownback ha detto a Darroch che se la Gran Bretagna non tratta Robinson in modo più comprensivo, l’amministrazione Trump potrebbe essere costretta a criticare la gestione del caso da parte della Gran Bretagna.

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“Liberate Tommy Robinson”
migliaia di persone protestano a Londra.