TRAPANI, 11 LUG – Un funzionario della squadra mobile della Questura di Trapani e uno del Servizio centrale operativo della polizia sono in viaggio, a quanto si apprende, verso nave Vos Thalassa per indagini e interrogare l’equipaggio sull’aggressione subita da parte dei clandestini che avevano prelevato tre giorni fa in acque libiche. E che ha costretto la nave, per motivi di sicurezza, a cambiare rotta, dirigendo non più verso la Libia, ma verso il nord del Mediterraneo, fino al trasbordo su nave Diciotti della Guardia costiera.
A bordo della nave Diciotti, a quanto si apprende, ci sono uomini della capitaneria di Porto e della polizia di Stato. Per ora la posizione del Viminale non cambia e la nave potrebbe alla fine sbarcare a Trapani domani mattina. ansa
Intanto il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha avvertito: “Se c’è gente che ha minacciato e che ha aggredito, non sarà gente che finisce in un albergo ma che dovrà finire in una galera“.
Quindi, ha detto il responsabile del Viminale
“non darò autorizzazione a nessun tipo di sbarco finché non ci sarà garanzia per la sicurezza degli italiani che delinquenti, che non sono profughi, che hanno dirottato una nave con la violenza, finiscano per qualche tempo in galera e poi vengano riportati rapidamente nei loro Paesi. Fino a che non avrò queste garanzie non ci sarà nessun sbarco”.
E a chi gli ha chiesto da chi attenda tali garanzie, “da chi le deve dare, che non è il ministro dell’Interno”.
E ancora:
“Prima di concedere qualsiasi autorizzazione – ha rincarato poi – attendo di sapere nomi, cognomi e nazionalità dei violenti dirottatori, che dovranno scendere dalla nave Diciotti in manette”.