Milano, ragazzina di 13 anni violentata dal compagno di sua madre. Arrestato egiziano.
Al primo giorno di assenza della sua compagna avrebbe messo in atto l’orrore. Si sarebbe ubriacato, sarebbe entrato nella cameretta della ragazzina e l’avrebbe violentata. Lei stessa, però, nonostante i suoi tredici anni, avrebbe trovato la forza di raccontato tutto alla mamma lontana e a una sua amica, facendo finire in manette il “mostro”.
Un uomo di ventotto anni – cittadino egiziano, regolare in Italia e senza nessuna “ombra” nel passato – è stato arrestato lunedì dalla polizia locale di Milano con l’accusa di violenza sessuale aggravata.
Stando a quanto ricostruito dagli agenti dell’unità tutela donne e minori, il 28enne la sera prima avrebbe violentato la figlia della sua compagna, una donna di origini asiatiche con cui conviveva da circa un anno. Domenica mattina, secondo le indagini, la ragazza sarebbe partita insieme alla famiglia per cui lavora e la 13enne e l’uomo sarebbero rimasti da soli.
Lui, dopo una giornata trascorsa fuori per lavorare, avrebbe fatto ritorno nell’appartamento in serata, avrebbe bevuto – e tanto – e a quel punto avrebbe stuprato la ragazzina mentre dormiva.
La vittima lunedì mattina avrebbe poi scritto a sua mamma e si sarebbe rivolta a un’amica della donna, che l’ha accompagnata al comando di zona 4. Gli agenti, dopo aver sentito la ragazzina, l’hanno accompagnata al centro antiviolenza della clinica Mangiagalli, dove i medici hanno riscontrato i segni della violenza subita.
Poche ore dopo, proprio grazie al coraggio della sua vittima, il 28enne è stato arrestato. Giovedì il fermo è stato convalidato e l’uomoè stato messo nel carcere di San Vittore.