Vittorio Feltri per “Libero Quotidiano”
David Parenzo detto Topo Gigio è un simpatico pirlacchione che d’ estate, in mancanza di conduttori civili, viene mandato allo sbaraglio su La7, la TV, per colmare i vuoti prodotti dalle vacanze obbligatorie. Costui mi è simpatico e capisco che si sbatta davanti alle telecamere per tirare a campare.
C’est la vie. Pertanto, ogni volta che mi invita alle sue trasmissioni, accetto di parteciparvi pur sapendo di dovermene pentire, in quanto trattasi di perdita di tempo.
Martedì sera, verso le ore 22, controvoglia, mi sono collegato da Libero, il mio giornale, con il programma «In Onda» dopo aver raccomandato a Topo Gigio di pormi poche domande alle quali, tuttavia, avrei risposto a una condizione: quella di non essere interrotto.
Ovvio, se tu mi interroghi su una questione è perché sei interessato alle mie opinioni. Se non lo fossi, sarebbe idiota coinvolgermi nel dibattito. E invece, tanto per cambiare, l’ idiozia ha avuto ancora una volta il sopravvento. Infatti, sollecitato a intervenire nella discussione, mentre cercavo di spiegare le mie posizioni sul tema immigrazione, il Sorcio, secondo pessima abitudine consolidata, mi ha bloccato sovrapponendo la sua voce sgradevole alla mia, impedendomi di concludere le mie osservazioni.
Capisco che le sue idee siano diverse da quelle che esprimo, e la cosa non mi rammarica, ma se non mi permette di esporle mi chiedo per quale motivo mi preghi di renderle note al suo pubblico. Gli stanno sulle balle le argomentazioni del sottoscritto? Eviti di convocarmi nel suo mediocre studio.
E festa finita. Io cortesemente, e gratuitamente, mi presto per arricchire la sua trasmissione, sacrificando la serata che dedicherei volentieri ad altre ludiche attività, e l’ individuo anziché essermene grato mi rompe le palle vietandomi di parlare. Razza di maleducato, pretende da me una replica alle proprie elucubrazioni e, come mi accingo a fornirgliela, mi interrompe allo scopo di affermare che non la condivide.
A me delle bischerate che egli ha in testa non importa nulla, però mi infastidisce la sua cafonaggine conclamata che lo induce a farmi tacere immemore del fatto che sia stato lui a pregarmi di rendere note le mie pur disprezzabili tesi. In conclusione. Topo Gigio deve cessare di considerare La7 una latrina televisiva dove gli è consentito di pisciare in testa agli ospiti.
I quali, maltrattati, hanno il diritto di mandarlo affanculo senza requie. Non oso supporre che il suo editore Urbano Cairo lo licenzi per indegnità; se lo tenga pure stretto, ma sappia che alla sua corte non c’ è un giornalista bensì uno sguattero del conformismo più squallido, quello che sta pervicacemente uccidendo la sinistra.
Meglio di così non poteva dirlo.
Bravo bravo bravo Feltri
Non sono pro Feltri, ho idee diverse dalle sue, e per fortuna possiamo esprimere liberamente.
Ma Parenzo oltre che cafone, è anche maleducato. Continua una specie di sinistride che insieme ad un altro cafone come Renzi, ha portato alla catastrofe della sinistra. Beavo Feltri
Grande Feltri. Hai tutta la mia ammirazione.
Vorrei sapere perché questo trombone fuori dal mondo viene continuamente invitato in TV.Rallegra soprattutto i salviniani,si ricordi che anni fa Montanelli lo tratto da voltagabbana in diretta televisiva.
Quei due bamboccioni che credono di essere giornalisti,uno in particolare certo Parenzo e sempre stato un maleducato. Bene a fatto Feltri andarsene.
Parenzo è il conduttore più antipatico (perfino più della Gruber!) che ci sia. Io me ne ero già resa conto quando sostituì la Merlino a “L’aria che tira”. Non è tanto il fatto che le sue opinioni possono non collimare con quelle dello spettatore, ma ė quell’aria da “io so tutto e voi non sapete un c…o!” È il non far terminare il discorso a chi non la pensa come lui. Ė quella voce stridula che penetra nelle trombe di Eustachio…insomma è odioso, tant’è che io non ci penso lontanamente a seguirlo in questa nuova performance!