Arrestato in Libia, imprenditore bolognese accusato di terrorismo

Giulio Lolli, il bolognese arrestato nell’ottobre scorso in Libia, sarebbe accusato anche di terrorismo dalla Procura di Tripoli. La notizia trapela da alcuni atti giudiziari. Secondo quanto contenuto nei fascicoli agli atti del processo a suo carico per il fallimento della Rimini Yacht, Lolli in sostanza al momento non può lasciare il paese libico perché impegnato in altro procedimento.

L’ex imprenditore 53enne, latitante da diversi anni ed ora detenuto nel carcere della capitale libica, è di fatto imputato dalle autorità tripoline. L’accusa, pesante, è di aver favorito una milizia separatista avversa al governo. Altre accuse, alcune già note, fanno riferimento a traffico d’armi e ingresso clandestino nel territorio.

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