“Stiamo parlando di diritti che l’Italia ha conquistato dopo anni e anni, arrivando su questo bene ultima rispetto agli altri paesi d’Europa, commenta il direttore di Chi – questi diritti adesso non si toccano”.
Con un’intervista al Corriere della Sera Signorini scende in campo contro il ministro leghista secondo cui le famiglie omosessuali non esistono e annuncia di volersi battere per le adozioni. “Non facendo una battaglia soltanto relativa la scelta sessuale di una persona – spiega il direttore di Chi – voglio battermi perché le adozioni siano per tutti, anche per i single“.
Nell’intervista Signorini racconta di desiderare un figlio. “E adesso – spiega – come omosessuale mi sento castrato da questo punto di vista. Perché non percorrerei mai la strada dell’utero in affitto, non è nelle mie corde, nella mia personalità. Anche se non giudico chi fa questa scelta”.
E continua: “Vorrei vivere in uno Stato dove una coppia gay che ha il desiderio di adottare un bambino lo possa fare, semplicemente”. Quindi lancia un appello a Matteo Salvini: “È un politico che ha capito come funziona la politica. Parla alla pancia degli italiani ed esprime il sentire della gente. Visto che ha questa grande capacità – conclude – deve tenere presente che esistono altre realtà che sono certo la minoranza ma che non per questo non debbono essere tutelate”.
Avere un figlio non è un diritto per nessuno, neanche per gli etero.
Solo le persone egoiste e immature non riescono a distinguere i diritti, dai desideri o dai capricci.