Migranti, ONU contro l’Algeria: le espulsioni portano al razzismo

“Non c’è assolutamente nessuna possibilità che l’Algeria possa aprire centri di detenzione per i migranti clandestini sul proprio territorio”. Lo afferma il ministro degli Esteri algerino, Abdelkader Messahel, citato dall’agenzia algerina Aps. “Stiamo procedendo con il rimpatrio dei migranti secondo gli accordi che abbiamo con i Paesi vicini”, ha detto il ministro, secondo cui “l’Europa ha la capacità, i mezzi e l’immaginazione per affrontare questa crisi”.

In riferimento alle critiche mosse all’Algeria sul trattamento dei migranti, in particolare nel sud del Paese, il ministro afferma che “tali critiche sono parte di una campagna contro l’Algeria”. “Noi siamo molto tranquilli e facciamo tutto nel rispetto delle leggi, della dignità umana e della concertazione con i Paesi di origine e di transito dei migranti clandestini”. L’Algeria è stata fortemente criticata da alcune Ong per i diritti umani dopo che le autorità hanno rimpatriato centinaia di migranti dai Paesi sub sahariani. Proprio il mese scorso, il portavoce per i diritti umani dell’Onu, Ravina Shamdasani, ha rivolto un appello all’Algeria per fermare “le espulsioni di massa di migranti in particolare dall’Africa sub sahariana, avvertendo che “questa campagna di espulsioni potrebbe portare a un aumento del razzismo e della xenofobia”. (ANSAmed)