Violenza sessuale su minore all’interno di un centro di accoglienza straordinaria per richiedenti asilo situato nella Provincia di Savona. In Questura, nell’ambito dell’incidente probatorio (alla presenza di una psicologa e davanti al gip Alessia Ceccardi), si è tenuta l’audizione protetta della bimba di 8 anni di origine nigeriana.
Proprio nel centro di accoglienza si sarebbero consumati gli atti sessuali (nella contestazione si parla appunto di palpeggiamenti nelle parti intime) che sono stati denunciati nel settembre scorso dalla madre della piccola. A quel punto erano iniziate le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro, che avevano portato ad indagare il ventottenne nigeriano, che dopo l’episodio si allontanò con la famiglia dal centro giustificandosi che temeva lo potessero separare dalla moglie e dal suo bimbo.
Secondo quanto trapelato, la presunta avrebbe di fatto confermato le accuse ai danni del 28enne suo connazionale, ospite anche lui nella struttura assieme alla moglie e al figlio.
Il racconto della piccola è stato ritenuto attendibile dagli inquirenti e appare scontato che le accuse di violenza sessuale aggravata su minore vengano confermate dalla Procura. Con tutta probabilità, già nei prossimi giorni, il sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro chiederà per il ventottenne nigeriano il giudizio immediato.