Comunicato stampa
Dopo la chiusura di svariati profili e pagine appartenenti al movimento identitario europeo ed a Defend Europe in Francia, Austria e Germania, la censura dei social network è arrivata anche in Italia.
Facebook ha bloccato e/o cancellato numerosi post, profili personali e le pagine del movimento compresa la principale “Generazione Identitaria” (circa 44 mila sostenitori). I post contenenti la lambda spartana, simbolo del movimento, sono stati eliminati con il conseguente blocco dei profili di alcuni portavoce, dirigenti e militanti compreso il presidente Umberto Actis, senza fornire un’adeguata motivazione.
Si tratta di un gesto illegittimo, che prova la totale intolleranza di Facebook nei confronti di idee “non conformi agli standard della community”. La lambda che ha provocato la censura è un simbolo innocuo, una lettera greca che simboleggia gli spartani, antico e nobile popolo che lasciò da parte ancestrali inimicizie per fronteggiare una minaccia comune, esattamente come si propongono di fare gli identitari oggi.
Evidentemente, la difesa della libertà di parola è accettabile solo se unilaterale.
Gli identitari, per difendersi da questa situazione assurda, hanno aperto un canale Telegram che permette di seguire Generazione Identitaria e rimanere aggiornati su ulteriori sviluppi: https://t.me/GenerazioneID.
Non è dato sapere se pagine e profili censurati potranno essere recuperati. Grave rimane l’atto di negare la possibilità di esprimersi senza dare spiegazioni, per giunta a un movimento contrario alla violenza e che mira a contrastare fenomeni deleteri per la società.
Né la censura né la repressione avranno la meglio sulla determinazione nella lotta per la difesa della nostra identità.