Firenze Isolotto – È iniziato l’accertamento di morte encefalica per Duccio Dini, il 29enne travolto da una delle auto coinvolte nell’inseguimento avvenuto ieri in Via Canova, nella zona dell’Isolotto, mentre era fermo a un semaforo a bordo del suo scooter. La procedura ha una durata di circa sei ore. Duccio era stato ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Careggi.
La folle corsa sarebbe seguita a una lite tra alcuni nomadi che abitano nel campo rom del Poderaccio legata a un matrimonio finito male. Fermo in sella al suo scooter al semaforo rosso di Via Canova-angolo Via Martini, Dini è stato preso in pieno dalla Volvo 960 guidata da un uomo di 65 anni, con a fianco il nipote di 36.
L’Opel si è schiantata contro una siepe laterale e ha preso fuoco, ma il 43enne braccato è riuscito a mettersi in salvo; la Volvo ormai fuori controllo ha centrato un’altra auto. In una delle altre due vetture coinvolte nel folle rally delle tre macchine rom, un babbo coi due figli di 8 e 6 anni: salvi per miracolo. Ancora accecato dall’ira, nonostante il disastro causato, il 65enne è uscito dalla Volvo con una mazza da baseball forse per ‘finire’ il fuggiasco della Opel: non l’ha raggiunto. In tutto i carabinieri hanno arrestato due uomini di etnia rom e denunciati altri due a piede libero.
Nel tardo pomeriggio si terrà un consiglio straordinario di Quartiere a Villa Vogel mentre per le 19 Fratelli d’Italia ha indetto una manifestazione proprio in Via Canova: “Saremo in silenzio e porteremo un fiore”, ha annunciato il deputato Donzelli.