Amministrative di Imola: il 6 giugno attesi Salvini e Gentiloni
di Armando Manocchia
Mercoledì 6 giugno, a pochi passi di distanza tra loro – e a pochi giorni dal voto per le amministrative di domenica 10 giugno – Imola vedrà la presenza in città del neo eletto Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e dell’ex NON eletto, sedicente presidente del consiglio, Paolo Gentiloni.
Gentiloni terrà un comizio in piazza Gramsci alle 21, dove – possiamo immaginarlo, ma il repertorio lo sappiamo già – parlerà dei ‘grandi successi del Pd’, che tutti, ahimé, conosciamo:
Crisi economica peggiorata – Fallimenti – Sfratti – Disoccupazione – Precariato – Suicidi – Distruzione della sanità – Crollo demografico – Svendita di aziende, veri gioielli italiani – Delocalizzazione – Aumento della povertà – Sottomissione alla Finanza e perdita della Sovranità – Distruzione della scuola. E mi fermo qui per evitare il panico ai lettori.
Er ‘fotocopia’, con lo slogan: “ce lo chiede l’Europa”, probabilmente preciserà che loro “Salvano i risparmi degli italiani”, e dirà che “prima delle persone vengono le banche” e “prima dei cittadini vengono i mercati.”, non mancando di rimarcare, senza vergogna, le ‘cose buone’ fatte dal Pd in questi anni, ma guardandosi bene dall’ammettere che le loro “riforme” hanno avuto il solo merito di aver portato l’Italia sul baratro e lo stesso Pd al fallimento.
Come dimostrato dai fatti, i pacifinti e falsi paladini dei diritti umani, malgrado abbiano portato in Italia solo violenza, barbarie, miseria e disperazione, non si redimono, non fanno autocritica. Cambiano nome con lo stesso ritmo con cui l’Italia cambia i governi, ma non vanno mai oltre il loro parametro. Mancando di lucidità e obiettività, rimangono ostinati nel modo di vedere e di pensare, e i loro capataz, i feudatari di partito, sono sempre gli stessi, pur vaneggiando di “rottamazioni” e altre amenità.
Annebbiati dall’ideologia, non si sono resi conto che la loro politica di odio verso gli avversari è autodistruttiva. Continuano a urlare ai quattro venti il loro antifascismo di facciata e già hanno cominciato col “ci sono i fascisti al governo” (Zucconi docet). Conoscendoli, è una loro patologia, e continueranno ad alzare l’asticella dell’odio nei confronti di quanti non siano allineati al (loro) pensiero unico, non rendendosi ancora conto che, se in Italia ci sono dei fascisti, non si trovano certo dalla parte contro cui loro sbraitano. Anzi!
Salvini, alla stessa ora, terrà un comizio nell’adiacente piazza della Libertà dove al sinistro slogan: “Ce lo chiede l’€uropa”, risponderà con: “Ce lo chiedono i Cittadini, Italiani e Europei”. Rimarcherà il “programma del cambiamento” e stigmatizzerà le politiche suicide dei quattro governi Pd NON eletti: Monti-Fornero; Letta; Renzi; Gentiloni, strumenti degli €uroinomani che hanno permesso agli speculatori, ai poteri mafiomassomondialisti di depredare, desovranizzare e dissolvere questo Paese.
Cosa farà Salvini? Lo vedremo presto: i fatti prenderanno il posto delle parole.