Ustica, Cassazione: “I Ministeri risarciscano Itavia”

“Finalmente anche la Cassazione ribadisce quello che era già stato rilevato in altre sedi. Resta il dramma di una verità negata il giorno dopo la strage e per lunghi anni ancora”. Lo sottolinea con amarezza Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione Familiari delle Vittime della Strage di Ustica, sorella di una delle vittime, interpellata dall’Adnkronos, dopo la sentenza della Cassazione, che ha condannato il ministero della Difesa e delle Infrastrutture a risarcire la compagnia aerea Itavia, fallita dopo l’abbattimento del Dc9, caduto in mare il 27 giugno 1980 con 81 vittime.

“Era compito dei due ministeri garantire la sicurezza del volo. A loro, ha detto in pratica la Cassazione, spettava l’onere di capire cosa stesse accadendo nei nostri cieli. Bastava avvisare il pilota e non è stato fatto. Il dramma è che tutto ciò è stato negato dal giorno dopo la strage. In tanti anni, tante menzogne e questo è sempre più palese. I nostri militari si sono lasciati incriminare per alto tradimento, ma la verità dalla loro bocca non è mai venuta fuori. E’ dal 1999 che abbiamo la certezza dell’abbattimento dell’aereo ma l’Italia, cosa vergognosa, non riesce a farsi dire chi sono i responsabili”.

Bonfietti pensa ad Aldo Davanzali, morto a 83 anni nel 2005, che poco prima della morte annunciò che stava per chiedere un risarcimento allo Stato per i danni patrimoniali e morali, subiti dopo la strage di Ustica, che con l’ abbattimento del DC-9 e la morte di 81 passeggeri segnò anche il tracollo della sua compagnia aerea e del suo impero economico. “Ha lottato tutta la vita per la verità- osserva Daria Bonfietti -. Solo i figli possono vedere che il loro padre aveva ragione. Questa sentenza possa in qualche modo rendergli onore”. ADNKRONOS