Paolo Savona, economista in corsa per il ruolo di ministro dell’Economia nel governo M5s-Lega, ribadisce in un libro di prossima uscita le sue perplessità sull’unione monetaria europea e sottolinea che l’Italia deve essere preparata ad abbandonare l’euro.
“Non ho mai chiesto di uscire dall’euro, ma di essere preparati a farlo se, per una qualsiasi ragione, fossimo costretti volenti o nolenti”, scrive Savona nel saggio ‘Come un incubo e come un sogno’, edito da Rubbettino.
“Ritengo che uscire dall’euro comporti difficoltà altrettanto gravi di quelle che abbiamo sperimentato e sperimenteremo per restare”, dice l’economista.
Savona scrive nel saggio che le autorità italiane hanno il dovere di approntare e attuare due diversi piani, “quello necessario per restare nell’Ue e nell’euro e quello per uscire se gli accordi non cambiano e i danni crescono”.
“Invece si insiste nella loro inutilità essendo l’euro irreversibile e si è disposti a pagare qualsiasi costo pur di stare nell’eurosistema”.
L’economista teme che l’Italia possa infilarsi “in un vicolo cieco” e di dover “consegnare la sovranità fiscale alla ‘triade’ (Fmi-Bce-Commissione) se le cose peggiorano, infilandoci nella soluzione greca”.
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