Contratto governo del cambiamento? Non in mio nome. Non col mio voto!

#GOVERNMENTLEAGUEFIVESTARS #GOVERNOINCOMPATIBILE

Lettera aperta a #matteosalvinipremier

Desidero pubblicamente dire a @matteosalvinimi – certo che se ne fara’ una ragione – che io non sottoscrivo questo contratto. #IONONCISTO #NONINMIONOME #NONCOLMIOVOTO.

Io non ci sto, non in mio nome e non col mio voto si attuerà questo contratto di governo per il cambiamento. Io non ci sto perché sono fedele ai miei principii, ai miei ideali e ai miei valori e sono fortemente contrario ai matrimoni combinati, che purtroppo anche noi abbiamo coltivato per anni a causa dell’influenza islamica a partire dal VII secolo. E tanto più sono contro i matrimoni forzati che questa pseudo religione continua a propinarci, nell’indifferenza degli accoglioni e con il favoreggiamento dei traditori immigrazionisti. Per questa ragione voglio dirti che non sono affatto disponibile a sostenere con il mio voto un governo legastellato. Io, grazie a Dio, non ho MAI avuto nulla in comune con quelle marionette della Trilateral, capeggiate da un patetico Dilettante allo sbaraglio.

Vedi Teo, che non si possa mischiare l’acqua e l’olio, non lo dico io, ma lo dice la scienza, la chimica. Io, che non sono certo la scienza, ma un semplice cittadino dotato (ahimè) ancora di logica e di buonsenso e ancor più di fede e ragione, dico da sempre che non si può mescolare l’islam con l’Occidente, semplicemente perché l’islam è in_com_ pa_ti_bi_le con la nostra cultura; allo stesso modo, al fuori di ogni ragionevole dubbio, dico che il governo legastellato non s’ha da fare semplicemente perché è in_com_ pa_ti_bi_le con la Lega e con tutto il centrodestra. Senza scomodare la chimica, e detto in un lessico comprensibile ai più, sarebbe come mescolare la emme con la cioccolata.

Sia io, sia noi, che tu, abbiam detto peste e corna dei farabutti, parassiti, ladri, corrotti che ci hanno ‘golpizzati’ per 7 anni consecutivi, durante i quali abbiamo permesso loro di depredare, desovranizzare e dissolvere quella Nazione che, solo trent’anni fa, era tra le prime economie al mondo, e che ci hanno impedito di votare imponendoci governi antidemocratici, abusivi, illegali, illegittimi e incostituzionali.

Il #4dicembre2016 abbiamo votato sul referendum costituzionale e questi maiali, con quelle schede, ci sono pulito il c…. Ora che finalmente abbiamo votato per le politiche, tu, si proprio tu, ti metti nelle stesse loro vesti per rendere illegittimo il voto popolare del #4MARZO ? Dimmi, qual è la differenza sostanziale tra i governi abusivi precedenti e quello che ti appresti a fare tu, con questo buono a nulla e capace di tutto? Cui prodest?

Io sono andato a votare te, noi siamo andati a votare la coalizione di centrodestra e l’abbiamo fatto convinti di votare non solo contro il male di questo Paese, il già distrutto e destrutturato Pd, ma principalmente contro i falcemartellati a 5 stelle, i nuovi comunisti, quelli che tu ora ci propini come alleati di governo. Non si capisce perché tu vada a fare un inciucio proprio con gli avversari. E non lo fai solo in barba agli alleati, ma soprattutto in barba al popolo e al voto popolare. Roba da matti!

Ma ti chiedi mai quale credibilità potrai avere tra gli elettori, tra quella gente non analfabeta, non ignorante, non in malafede, non interessata al proprio posticino e al proprio interesse o al proprio ristretto territorio e non attenta solo ad assecondare e a dire di si? Ti sei fatto queste domande? Non credo. Fattele. Anzi fai una cosa. Conosci la cosiddetta croce di Adenauer? A me lo diceva mio nonno. Prendi un foglio A4 e piegalo in due parti in verticale. A sinistra, metti le cose negative che questo inciucio porterà a tutti e dall’altra, a destra, scrivi le cose buone, positive e alla fine vedrai che la lista di sinistra sarà almeno tre volte più lunga e con negatività più importanti della lista di destra, e poi decidi.

Altrimenti fai come vuoi? No Teo! Non più! Non puoi fare più come vuoi. Questa non è la Lega, non è il tuo partito e non è la Padania. Questa è l’Italia. E l’Italia è il MIO, è il nostro Paese. L’Italia è la MIA, è la nostra Patria. Qui sei in Italia, e non hai il diritto di fare ciò che vuoi di sessanta milioni di persone e soprattutto, non hai i diritto di farlo con il mio voto, con il voto di quella gente che come me ha votato te e il centrodestra. E lo ha fatto per difendere quel che resta dei nostri valori, dei nostri ideali, della nostra civiltà e identità, dei nostri confini, e della tutela della nostra libertà e della nostra sicurezza e via dicendo.

Il voto te lo abbiamo dato per un programma scritto nero su bianco, perché fosse attuato dalla coalizione con cui ti sei presentato e della quale tu eri parte integrante. Una coalizione che gli elettori, pur non condividendo Tizio o le politiche di Caio, hanno votato – e non per fare patti col Diavolo!

Quindi Teo, dammi retta. Lascia stare, sei ancora in tempo. Non fare questa scelta infausta, ignominiosa, questo inciucio da repubblica precolombiana. Questo ‘contratto’ somiglia tanto alle cosiddette ‘unioni civili’ che sono tutto, ma non civili. E’ un ‘contratto’ in_con_ pre_ n_ si_ bi_ le e soprattutto una unione in_com_ pa_ti_bi_le.

Mi domando, e domando a te e non certo al bibitaro della curva Sud del San Paolo dotato di una deprimente incompetenza: per quanto ancora irresponsabilmente vuoi sfidare la nostra dignità, negandoci – come han fatto finora i golpisti- il rispetto per le Istituzioni?

Mi domando e ti domando se non avverti un minimo di scrupolo, di disagio e perché no, anche vergogna per la condotta di questo stupro della democrazia che stai perpetrando, di questo crimine democratico a fronte del quale siamo, oltre che esterrefatti, sempre più impotenti e più indifesi?

Mi domando e ti domando, alla luce di quello che stai facendo, se anche tu non ti senta responsabile, quanto i golpisti, della deriva ignobile e definitiva verso cui l’Italia si avvia.

Sai bene che sono un Cittadino libero, refrattario a qualsivoglia intimidazione e non ci sarà mezzo o misura che potrà frapporsi fra quello che stai facendo tu, con questi buoni a nulla e capaci di tutto, e la mia forza di denunciare la vergogna e il disonore di cui ci stai purtroppo coprendo.

Quello che stai facendo è un governo suicida! Si, quello fatto con gente che in Parlamento non ha mai votato nulla di destra, e se hanno fatto qualcosa, hanno sempre votato contro e che hanno dimostrato solo quella stupida becera e proterva arroganza, tipica degli Ignoranti e dei supponenti Cafoncelli di borgata, come quella che incarna il sedicente leader con cui ti misuri, che per il risultato elettorale è andato in delirio fino a pensare di poter dettare le regole, non solo in casa propria, ma soprattutto in casa altrui.

E’ inconcepibile fare un accordo di governo con un giovane altezzoso che parla con cadenze dialettali da mazziere partenopeo e dice: “tutti devono venire a parlare con noi”, cioè con uno che fa politica come giocare a Poker, che bleffa proponendo tutto e il contrario di tutto a giorni alterni, per esempio attraverso quell’iniziativa truffaldina chiamata reddito di cittadinanza: a tutti gli effetti un voto di scambio, che ha illuso milioni di disperati, passando dalle lusinghe alle minacce, fino ai pesanti giudizi nei confronti di una Classe politica indubbiamente squalificata quanto lui, ma certamente più attrezzata ed esperta, almeno sul piano politico e strategico. Come si fa a fare un governo con chi si adatta tutto, con chi si veste con l’abito dell’impostore, con chi ha cambiato il suo programma, secondo le regole del Baro di cantina?

Per concludere: credo che, ciò che abbiamo, è ciò che meritiamo. Ma non possiamo pensare di essere rappresentati da uno squallido inetto, senza arte né parte, che vuol fare il Premier per toglierci anche l’ultimo brandello di quella dignità nazionale ed internazionale, già largamente espropriataci…. benché fossimo stati, in realtà, già abbondantemente defraudati dalla ofanità di Monti, Letta, Renzi e Gentiloni.

Teo, tradire il mandato elettorale per fare un contratto di governo con i rappresentanti della Trilateral in Italia, capeggiati da un facciatosta ammalato di protagonismo e dotato solo di dilettantismo, privo di qualsiasi retroterra politico; di saggezza; di cultura; di lungimiranza; di dialettica; di tatto e di misura, può essere visto anche come un vantaggio, ma può anche significare essere travolti dalla ingenua suggestione della vittoria.

Per il bene che ti voglio, io non te l’auguro affatto, ma ti rammento che qualcuno diceva: “Evita di farti mettere su di un piedistallo. Potresti cadere facilmente!”

Armando Manocchia