di Claudio Cartaldo
MESTRE – Hanno devastato l’auto dei vigili urbani e pestato i militari del reggimento Lagunari Serenissima. Gli autori della folle aggressione di ieri a Mestre sono due giovani immigrati, Moustafa Darbaz, 24 anni, irakeno Ahmazia Tarshi, 22 anni, afghano. I due sono stati condannati ieri dal giudice: il primo si farà sei mesi di reclusione, il secondo sei mesi e 20 giorni. Poi torneranno in strada, come se nulla fosse. Le accuse erano di resistenza, violenza su pubblico ufficiale e danneggiamento.
I fatti risalgono a domenica pomeriggio. Siamo a Mestre, parco della Bissuola. I lagunari intervengono per sedare una rissa tra due spacciatori e quattro tossicodipendenti. La faccenda è più complicata del previsto. Sul posto arrivano anche i vigili urbani, ma la colluttazione si trasforma nel pestaggio degli uomini in divisa.
Come scrive La Nuova Venezia, intorno alle 12.40 alcuni passanti segnalano ai vigili urbani una rissa scoppiata nel parco. Non ci sono solo spacciatori e tossicodipendenti, ma anche i militari che stanno cercando di riportare la situazione alla calma. I lagunari vengono riempiti di calci, pugni e sputi. Come ovvvio, i vigili provano a dar man forte ai lagunari. Ma inutilmente. I due immigrati sono fuori di sé: vigili e militari finiscono vittime di un vero e proprio pestaggio. Solo l’intervento di un’altra pattuglia della polizia locale riesce a far prevalere i “buoni” sui “cattivi”.
Ma non è finita qui. I due lagunari insieme ai quattro agenti della locale riescono a fermare solo uno dei contendenti della rissa. E non è stato facile. Anche perché non appena lo fanno salire nel mezzo (un “cellulare” apposito per il trasporto dei detenuti), l’afghano prova a distruggere tutto quello che si trova di fronte. Prima abbatte a testate e pugni il plexiglass che separa il vano dei fermati dai posti anteriori del mezzo, poi si scaglia contro i finestrini laterali: tutti distrutti. In totale faranno 2mila euro di danni. Dall’esterno, l’irakeno nel frattempo provava a attaccare di nuovo le forze dell’ordine schierate al parco.