Sta all’Europa stabilire se la terra dovrà morire per una catastrofe nucleare o no . I governi europei non si rendono conto del potenziale di cui dispongono per salvare il mondo dall’aggressione di Washington, perché gli europei occidentali sono abituati ad essere Paesi-vassalli di Washington già dalla fine della Seconda guerra mondiale, mentre gli europei centro-orientali hanno accettato di essere vassalli di Washington dopo la disgregazione dell’URSS. Il Vassallaggio paga bene, ma solo se non si considerano tutti i costi che questo comporta.
Con l’adesione alla NATO, l’Europa centro-orientale ha permesso a Washington di installare una base militare ai confini della Russia. Questa presenza militare ai confini della Russia ha dato a Washington la certezza che anche la Russia avrebbe potuto essere costretta a diventare un suo stato vassallo. Sebbene per un infausto destino i due migliori eserciti non siano mai stati insieme.
Causa la sottomissione dell’Europa a Washington, è improbabile che Washington abbia imparato o impari questa lezione prima di marciare sulla Russia.
Washington, nella sua totale idiozia, ha già iniziato questa marcia prima con il colpo di stato in Ucraina e poi con i suoi attacchi alle posizioni militari siriane. Come ho scritto di recente https://www.paulcraigroberts.org/2018/ Washington sta intensificando la crisi siriana. Chi potrebbe fermare questa crisi prima che si trasformi in guerra è l’Europa centro-orientale, decidendo di disimpegnarsi e non collaborare all’aggressione di Washington.
L’Europa non ottiene alcun beneficio stando nella NATO. Gli europei non sono minacciati da una aggressione russa, ma sono minacciati dalla aggressione di Washington contro la Russia. Se l’elite di potere neo americana ed i suoi alleati israeliani riusciranno a provocare una guerra, tutta l’Europa verrà distrutta. Per sempre.
Cosa c’è che non va nei politici europei se questi si permettono di far correre un così grave rischio ai popoli che governano? L’Europa è ancora un luogo ideale di bellezza che gli uomini hanno creato nel corso dei secoli – vedi la sua architettura, l’arte, la cultura – l’Europa è come un museo che non va distrutto. Una volta libera dal vassallaggio di Washington, l’Europa potrebbe persino tornare a rivivere grazie alla sua creatività. L’Europa sta già soffrendo economicamente per le sanzioni illegali imposte da Washington contro la Russia e non solo per quello, ma anche per i milioni di rifugiati non europei che, in fuga dalle guerre illegali di Washington contro i popoli musulmani, inondano i paesi europei: guerre che gli americani sono costretti a combattere per favorire Israele . Che cosa ci guadagnano gli Europei dagli enormi sacrifici che Washington impone loro per essere suoi vassalli? Niente, solo la minaccia di un Armageddon.
Sono pochi i “leader” europei che ricevono enormi sussidi per sostenere i progetti illegali di Washington. Basta dare un’occhiata all’enorme fortuna accumulata da Tony Blair, che non è certo frutto di un normale salario da primo ministro inglese. Gli europei, e tutti i loro “leader”, avrebbero molto di più da guadagnare se facessero parte del progetto russo-cinese riguardante la ‘Via della Seta’. È l’Oriente che sta risorgendo, non l’Occidente. La via della seta collegherebbe l’Europa al Sol Levante. In Russia c’è un territorio non ancora sviluppato pieno di risorse, la Siberia, che è più grande degli USA. In base al suo potere d’acquisto, la Cina è già la più grande economia del mondo. Militarmente l’alleanza russo-cinese è molto più di un avversario per Washington.
Se l’Europa avesse buonsenso e se avesse una qualsiasi leadership, direbbe subito addio a Washington.
Che valore ha per l’Europa l’egemonia di Washington nel mondo? Cosa ci guadagnano gli europei ad essere vassalli di Washington? Gli apologeti di Washington dicono che l’Europa ha paura di essere dominata dalla Russia. Allora perché gli europei non hanno paura dei 73 anni di dominio che ha esercitato Washington sull’Europa, un dominio che li sta portando ad conflitto militare con la Russia?
A differenza di europei e russi, gli americani hanno poca esperienza con le vittime di guerra.
Solo una delle battaglie della prima guerra mondiale, la Battaglia di Verdun, ha causato più vittime in battaglia di quanti gli Stati Uniti ne hanno subito in tutte le guerre in casa a partire dalla Rivoluzione per l’indipendenza dalla Gran Bretagna.
Al contrario, le vittime americane durante la prima guerra mondiale dopo l’entrata degli Stati Uniti furono 53.402 morti in battaglia e 200.000 feriti.
Il numero di morti in guerra degli Stati Uniti a cominciare dalla Rivoluzione Americana fino alla “guerra globale al terrore” ( agosto 2017): sono in tutto 568.559 morti in guerra
Se aggiungiamo i morti nelle battaglie per la guerra globale al terrorismo, fino a Agosto 2017 – altri 6,930 – arriviamo a 568.559 morti USA in tutte le guerre finora combattute.
In altre parole, tranne che nella guerra contro gli Stati confederati e contro i nativi americani, gli Stati Uniti, con gli innumerevoli crimini commessi, non hanno altra esperienza di guerra. Quindi Washington può entrare in guerra a cuor leggero. Ma la prossima guerra sarà un Armageddon (una catastrofe) e Washington non esisterà più. E neanche noi.
Se ci fosse una terza guerra mondiale, gli Stati Uniti e tutto il mondo occidentale sarebbero immediatamente distrutti, perché non c’è niente che si frappone tra l’Occidente e la straordinaria capacità nucleare della Russia, se non la probabilità di una distruzione completa e totale. Se la Cina si mettesse dalla parte della Russia, come previsto, il mondo occidentale potrebbe essere distrutto per sempre.
Perché l’Europa permette questo scenario di guerra? E’ possibile che in nessun angolo d’Europa si possa ancora trovare un po’ di Umanità e intelligenza? Possibile che l’Europa sia diventata una mandria di bestiame in attesa di essere massacrata dalle macchinazioni di folli neo- americani? Non ci sono leader politici, in Europa, a cui sia rimasto un briciolo di buon senso, un briciolo di integrità?
Se non esiste buon senso e integrità, allora, aspettiamo il nostro destino, perché a Washington non esiste nessuna umanità e nessuna intelligenza.
E’ l’Europa che deve prendere l’iniziativa ed in particolare sono gli europei dell’Europa-centrale. E’ la stessa gente che i russi liberarono dai nazisti e che nel XXI secolo è stata aggredita molto più da Washington quando cercava di imporre la sua egemonia nell’est-Europa, che non da Mosca.
Se l’Europa riuscirà a rompere con Washington e a liberarsi dal suo controllo allora diciamo che c’è ancora speranza per la vita. Altrimenti, siamo già come morti.
Paul Craig Roberts: “It’s Up To Europe” – What Can Be Done To Save The World
https://www.unz.com/author/paul-craig-roberts
Traduzione di Elena Quidello