ROMA, 11 MAG – “Noura Hussein aveva 13 anni quando i genitori la diedero in moglie a un cugino di secondo grado con il doppio dei suoi anni. Lei si è opposta con tutte le sue forze ma non è bastato. Quando per sottrarsi all’ennesimo stupro si è difesa con un coltello uccidendo il suo carnefice è stata consegnata alla polizia dalla sua famiglia e sarà condannata a morte“.
E’ quanto afferma Antonella Napoli, presidente di Italians for Darfur annunciando un appello per salvare la giovane che oggi ha 19 anni ed è in carcere, in catene, nella prigione femminile di Omdurman in Sudan.
“Gli avvocati di Noura, Adil Mohamed Al-Imam e Mohaned Mustafa Alnour, con il quale abbiamo già collaborato per il caso di Meriam Ibrahim, la donna incinta all’ottavo mese salvata dalla condanna a morte per apostasia, hanno già presentato un ricorso – sottolinea Napoli, che è in diretto contatto con i legali – ma se non venisse accolto Noura finirà sul patibolo per essere impiccata”. (ANSA)