Paolo Gentiloni candidato premier, congresso rinviato a dopo le elezioni, tra ottobre e dicembre, una commissione incaricata di fare le liste. Questo lo schema di emergenza su cui ha iniziato a ragionare il Pd in caso di voto ravvicinato, a luglio.
Ieri il reggente Maurizio Martina ha visto il coordinatore della segreteria Lorenzo Guerini e avuto contatti con vari esponenti democratici.Gentiloni candidato premier, spiega un alto esponente del Nazareno, è “la soluzione naturale”.
Per quanto riguarda la formazione delle liste, l’ipotesi, di cui i big del partito hanno già iniziato a discutere, è quella di nominare una commissione rappresentativa delle anime del partito. “Naturalmente la base da cui partire – spiega la fonte – è quella dei nomi con cui ci siamo presentati alle elezioni del 4 marzo, con dei possibili interventi correttivi”. Il voto a breve termine, naturalmente, farà passare in secondo piano l’assetto interno del partito.
A fine maggio si riunirà l’assemblea dem. Ma a questo punto, è il ragionamento che si fa ai piani alti del Nazareno, è evidente che il congresso dovrà essere rimandato a dopo il voto, tra ottobre e dicembre. Nel frattempo, riflette un esponente renziano, “potrebbe anche essere confermato Maurizio Martina fino alle assise, per gestire questa fase transitoria”. Il reggente ieri, al termine dell’incontro con il capo dello Stato, ha ribadito che “è necessario dare una soluzione alla crisi, superare lo stallo di queste settimane, basta prendere tempo e traccheggiare, basta con il gioco dell’oca, che ci pare di vivere anche in queste ore”. “Qualsiasi sia l’iniziativa che indicherà il presidente Mattarella – ha detto ancora Martina – noi lo supporteremo. Punto. Non come altri. Il Paese per noi viene prima di tutto davvero”. (askanews)