L’accusa è pensantissima e a maggior ragione perché riguarda un magistrato. L’ex pm della Dda romana, Roberto Staffa, è stato condannato a 11 anni di reclusione per corruzione, rivelazione del segreto d’ufficio, accesso abusivo al sistema informatico e detenzione di materiale pedopornografico.
In più, come riporta il Messaggero, il magistrato avrebbe consumato anche rapporti sessuali con donne e transessuali sotto indagine, rapporti consumati anche in ufficio. In cambio di quei rapporti, Staffa avrebbe concesso favori di vario genere, come per esempio permessi di soggiorno temporanei.
Cinque anni fa i carabinieri si presentarono a casa sua per arrestarlo, dopo che nel suo ufficio erano state piazzate cimici e telecamere nascoste che hanno registrato gli incontri piccanti. Nella sua stanza nel tribunale di Roma, Staffa ha avuto rapporti intimi anche con Laura Terrisi, compagna di Consiglio Casamonica, membro del clan sinti di Roma. In cambio di quei rapporti, il pm avrebbe dato parere favorevoli ai domiciliari per Consiglio. liberoquotidiano.it