CRONISTORIA DI UN OMIDICIO NON RIUSCITO

Era il 23/4, lunedì alle ore 22.17 quando al piccolo Alfie Evans hanno tolto il respiratore. Da allora, il bambino respira da solo.
Durante la notte ci sono stati diversi momenti critici: a un certo punto i genitori gli hanno praticato la respirazione bocca a bocca. E pensare che Tom e Kate hanno l’ossigeno, ma non possono usarlo senza il consenso dell’ospedale. Sostanzialmente, comunque, il bambino respira da solo.

Dicevano che Alfie sarebbe morto entro 15 minuti, ma grazie all’astuzia di suo papà Thomas (un gigante di 21 anni!) i ‘medici’ non gli hanno somministrato il Fentanyl e questo lo ha fatto vivere: Tom ha minacciato una denuncia privata a chi lo avrebbe somministrato e questo li ha fatti desistere.

Alle 5.30 Thomas è uscito dalla stanza e ha detto che ALFIE CONTINUA A RESPIRARE ED È IDRATATO.
Lui e Kate chiedono preghiere fino alle 9.00 (ora italiana): è allora che potranno rivolgersi nuovamente al giudice. La diplomazia è al lavoro: la speranza rimane accesa!

Martedì 24/4 alle ore 8.30: hanno riattaccato l’ossigeno ad Alfie!!!

Oggi mercoledì 25/4, mattino:
• Verso le 3 di questa notte c’è stata una crisi respiratoria: non volevano dargli l’ossigeno, ma poi lo hanno fatto;
• L’alimentazione è stata riavviata in maniera graduale: nel corso della notte Thomas si è accorto che gli infermieri ne affievolivano il flusso e l’ha fatta ripristinare. Pare che gli infermieri si siano giustificati dicendo che è stato “un errore”.

Oggi mercoledì 25/4 alle ore 7:00: Gli avvocati della famiglia hanno detto alla BBC che nel pomeriggio ci sarebbe stata un’udienza d’Appello. Tom e Kate sono sempre più decisi a trasferire Alfie a Roma, ma la Corte Suprema, li ha obbligati a portarlo a casa o in un hospice. I giudici hanno respinto le affermazioni di Tom secondo cui suo figlio era “significativamente migliorato” perché ora respira da solo da 20 ore (ha l’ossigeno, non il respiratore).

Mentre aspetto con ansia altre notizie, vi dico che quello che stanno facendo ad Alfie è un test di prova, una demo, in preparazione per l’applicazione su larga scala. Anche in Italia. E al suo posto ci potranno essere i vostri figli o i vostri nipotini.

Alfie NON è affetto da alcuna “malattia degenerativa”! I medici hanno dichiarato di non sapere cosa abbia, era SANO fino a che non gli è stato propinato un farmaco che lo ha (quasi) mandato in coma! Come da DOCUMENTI del tribunale!