PALERMO, 20 APR – La Corte di Assise di Palermo ha condannato a pene comprese tra 8 e 28 anni di carcere per al cosiddetta trattativa Stato-Mafia gli ex vertici del Ros Mori, Subranni e De Donno, l’ex senatore Dell’Utri, Massimo Ciancimino e i boss Bagarella e Cinà.
Assolto dall’accusa di falsa testimonianza l’ex ministro democristiano Nicola Mancino.
Prescritte le accuse nei confronti del pentito Giovanni Brusca.
Condannati tutti gli altri imputati.
Commentando la sentenza, l’avvocato Basilio Milio, legale di Mori e Subranni, ha dichiarato: “E’ una sentenza che lascia sbigottiti. Una sentenza dura che non sta né in cielo né in terra. Lo dico non come cittadino o avvocato, ma perché ci sono quattro sentenze che hanno escluso trattative di sorta che hanno assolto gli imputati. Aspettiamo di leggere le motivazioni. C’è comunque un barlume di contentezza. Perché so che la verità è dalla nostra parte. Sono contento perché è un giorno di speranza, possiamo sperare che dopo 5 anni, in appello vi sarà finalmente un giudizio. Questo è stato un pre-giudizio. Non sono stati ammessi 200 documenti alla difesa e 20 testimoni”.