Puntavano i passeggeri del treno, si guadagnavano la loro fiducia e poi li narcotizzavano offrendo loro thè o succo di frutta. Motivo? Derubarli dei loro averi e fuggire senza essere inseguiti. La “banda del sonnifero” ha però dovuto fare i conti con gli agenti delle squadre di polizia giudiziaria della PolFer Lazio e Campania che, dopo una meticolosa attività d’indagine hanno arrestato quattro ladri, tutti in flagranza di reato. Teatro delle loro malefatte i treni della linea Napoli-Roma.
Furti ai passeggeri dei treni Roma-Napoli
Gli investigatori nelle ultime settimane avevano focalizzato la loro attenzione investigativa su una serie di episodi che vedevano coinvolti ignari passeggeri di treni regionali sulla tratta Napoli Roma, i quali, dopo aver accettato una bevanda da persone che si confondevano tra i normali passeggeri, cadevano in un profondo sonno e venivano depredati degli oggetti di valore che avevano indosso. Le vittime in tutti i casi necessitavano del trasporto presso i più vicini nosocomi per le cure mediche del caso.
La banda dei narcotici
Grazie alle testimonianze raccolte, e grazie ad un intenso scambio info-investigativo tra le due strutture operative dei Compartimenti, l’attenzione investigativa è stata così indirizzata nella Stazione di Aversa, dove si era appreso che i soggetti che compivano tali attività delinquenziali erano soliti salire. I componenti delle due Squadre di Polizia Giudiziaria, iniziavano cosi una serie di servizi di scorta a bordo dei treni regionali considerati più bersagliati dal gruppo di malviventi.
Primo arresto
Nel pomeriggio dell’11 aprile, l’attività ha avuto l’epilogo sperato, infatti personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Ferroviaria per la Campania, ha individuato un cittadino tunisino di 32 anni, che con fare sospetto si aggirava a bordo di un treno regionale scrutando viaggiatori e bagagli. Postisi a debita distanza ne osservavano le mosse notando che il tunisino prendeva posto di fronte ad un cittadino dello Sri Lanka e dopo pochi minuti di conversazione gli offriva del thè.
Passeggero narcotizzato con un thè
Qualche minuto e la vittima cadeva in un sonno profondo, così il malvivente gli infilava le mani nelle tasche impossessandosi del cellulare, di una somma di denaro e del passaporto. A quel punto gli uomini della squadra di polizia giudiziaria intervenivano immediatamente, il tunisino cercava di darsi alla fuga ma veniva bloccato con non poche difficoltà dai poliziotti e tratto in arresto nei pressi della Stazione di Sessa Aurunca. A seguito di perquisizione venivano rinvenuti nel suo zaino diversi flaconi con sostanze soporifere. Il malvivente veniva dichiarato in stato di arresto per rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale e associato presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Il resto della banda
Sempre nella serata di ieri personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Lazio, di scorta a bordo di un regionale partito dalla stazione di Napoli Centrale in prima serata, notava salire a bordo del treno tre soggetti, uno dei quali si allontanava dal gruppo percorrendo il treno costantemente al telefono con un altro dei due rimasti a distanza. Dopo aver individuato la potenziale vittima, si sedeva di fronte e nel frattempo sopraggiungevano gli altri due che da uno zaino estraevano un pacchetto di patatine che offrivano alla ignara vittima; dopo alcuni secondi estraevano anche una bottiglia di succo di frutto che offrivano all’uomo.
Narcotizzato con il succo di frutta
Lo stesso dopo alcuni minuti cadeva in un sonno profondo ed i tre iniziavano a rovistare nelle tasche del soggetto. Il personale operante, testimone di tutta la scena, interveniva bloccando, poco prima della stazione ferroviaria di Fondi, i tre soggetti. La vittima, non accortasi di nulla, ancora sotto l’effetto delle sostanze, veniva trasportata presso l’ospedale di Fondi. I giovani, identificati per tre cittadini egiziani 19, 26 e 36 anni, venivano dichiarati in stato di arresto per tentata rapina pluriaggravata e lesioni personali aggravate ed associati presso il carcere di Latina. Sono in corso ulteriori indagini finalizzate all’identificazione di altre persone eventualmente coinvolte nella consumazione della attività delittuose.