L’uso del gas in Siria “non è tollerabile”, ma “oltre che rispondere ai crimini” bisogna “lavorare per la pace”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni intervenendo all’incontro Cuamm “Emergenza Sud Sudan”.
Ha spiegato il premier: “Non dobbiamo mai dimenticarci della tragedia che c’è in Siria e che sembra non finire mai. Dobbiamo dire che l’uso di armi chimiche da parte del regime di Assad – non è la prima volta che accade! – non può essere in nessun modo tollerato. Quelle immagini di bambini intossicati non possono lasciarci indifferenti”.”Al tempo stesso – ha precisato – dobbiamo dire, come abbiamo sempre fatto noi italiani, che se dobbiamo trovare una soluzione stabile della crisi siriana oltre che rispondere ai crimini dobbiamo innanzitutto lavorare per la pace”, in particolare sostenendo l’azione “dell’Onu, di Staffan de Mistura”. (askanews)