“La questione è molto semplice: ci vediamo per fare cosa? Dobbiamo chiarire un paio di premesse, e valgono sia per il Pd sia per la Lega. Prima di tutto, qualunque tipo di contratto di governo partirà dai nostri temi. Poi inizierà la contrattazione con gli altri”. Lo afferma Luigi Di Maio, in una intervista al Fatto Quotidiano, a proposito della possibilità di incontrare nuovamente Matteo Salvini prima di salire al Colle.
Incontrerà Salvini, sì o no? “Vediamo. Ma se dobbiamo farlo per dirci Berlusconi sì, Berlusconi no, non serve – risponde -. Io non voglio far saltare il tavolo, né con Lega né con il Pd. E voglio agevolare il lavoro del presidente della Repubblica nel trovare una maggioranza. Ma dobbiamo arrivare agli incontri con le condizioni giuste”.
L’apertura ai Dem? “Io mi rivolgo a tutto il Pd, come a tutta la Lega. Chiunque sottoscriverà il contratto di governo, dovrà garantire per tutto il suo partito. Non voglio spaccare nessuna forza politica o incentivare rotture”, conclude. (askanews)
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(Mattia Feltri – La Stampa)
Di Maio 1: «Il Movimento è nato in reazione al Pd, al loro modo di fare politica. E oggi offre uno stile nuovo».
Di Maio 2: «Il Pd ha un’idea perversa del concetto di democrazia».
Di Maio 3: «Il Pd è un partito di miserabili che vogliono soltanto la poltrona».
Di Maio 4: «Il Pd si fa pagare da Mafia Capitale».
Di Maio 5: «Il Pd profana la democrazia».
Di Maio 6. «Nel Pd hanno una questione morale grande come tutto il Pd».
Di Maio 7. «Nel Pd sono ladri di democrazia».
Di Maio 8: «Il Pd è il simbolo del voto di scambio e del malaffare».
Di Maio 9: «Nel Pd ci sono gli assassini politici della mia terra, sono criminali politici».
Di Maio 10: «Il Pd fa politiche che favoriscono i mafiosi».
Di Maio 11: «Il Pd è da mandare via a calci».
Di Maio 12: «Il Pd ha i mesi contati, mandiamoli a casa».
Di Maio 13: «Il Pd è il partito dei privilegi, della corruzione e delle ruberie. A casa».
Di Maio 14: «Il Pd sta con le banche, manda sul lastrico i risparmiatori».
Di Maio 15: «Il Pd è responsabile di questo schifo».
Di Maio 16: «Il Pd è il male dell’Italia».
Di Maio 17: «Le misure economiche del Pd sono infami».
Di Maio 18: «Siamo noi l’unica alternativa al Pd».
Di Maio 19: «L’unica cosa che possiamo fare è invitare i cittadini a liberare l’Italia dal Pd».
Di Maio 20: «Non ci fidiamo del Pd».
Di Maio 21: «Parlare con il Pd è un suicidio».
Di Maio 22: «Escludo categoricamente qualsiasi alleanza col Pd».
Di Maio 23: «Il nostro primo interlocutore è il Pd con l’attuale segretario e con le persone che in questi anni hanno lavorato bene».