Si sarebbe rifiutato di fare la lavanda dei piedi agli immigrati. E’ successo giovedì scorso nella chiesa di San Michele Arcangelo, a Manduria, nel tarantino. L’episodio, riportato dal Nuovo Quotidiano di Puglia, ha provocato lo sconcerto di alcuni fedeli immigrofili e l’indignazione sui social non accenna a diminuire.
Alla Diocesi di Oria, sotto la quale ricade Manduria, sembra che non ne sanno nulla: per il momento di sono detti “all’oscuro di tutto” e hanno specificato che gli officianti non erano diocesiani ma “religiosi appartenenti all’ente ecclesiastico dei Servi di Maria”, frati quindi.
Oltre ad aver fatto le rimostranze in chiesa, subito dopo la messa, uno dei fedeli ha deciso per primo di postare quanto accaduto su facebook: “Vergognosamente stasera il razzismo è salito sull’altare”. In molti hanno risposto, in un crescendo di indignazione e di richiesta di intervento. (con fonte ansa)
Accusare di razzismo questi frati per rifiutarsi di lavare i piedi a dei migranti, è non solo idiota ma un sintomo dell’alienazione a cui molti buonisti sono arrivati. Vorrei chiedere a costoro dove sta scritta questa pratica che obbliga dei religiosi a lavare o baciare i piede a chicchessia.
Hanno fatto benissimo a rifiutare un atto che non ha nessuna attinenza con la dottrina cristiana cattolica:Gesù Cristo lavò i piedi agli apostoli,non a estranei magari pagani;quelli che criticano sono ignoranti oppure in malafede,mentono sapendo di mentire;in particolare poi,l’atto di lavare i piedi a dei musulmani lo trovo folle e abominevole.
Anziché postare su FB, ‘sta gente poteva alzarsi e andare a far LORO la lavanda ai lindi “migranti”…