Il Cremlino punta il dito contro quella che definisce una manovra illegale e discriminatoria da parte dei provider tv digitali negli stati uniti di oscurare nel distretto di Washington il canale tv russo RT.
di Euronews
Il portavoce del Cremlino, Dmirty Peskov spiega: “Persino lo status di agente straniero non può di per sé essere una ragione sufficiente perche i fornitori di servizi via cavo interrompano le emissioni di un grande mass media: azioni così palesi … dimostrano una politica discriminatoria nei confronti di un grande network che opera negli Stati Uniti”.
La decisione di oscurare il canale, ufficialmente, avrebbe alla base ragioni burocratiche, in particolare la mancanza da parte di RT di alcune licenze, ma la versione non convince neanche i vertici della società televisiva russa.
L’intelligence americana aveva definito la Tv RT come parte della “macchina della propaganda della Russia” e l’aveva accusata di aver contribuito alla campagna di Mosca per interferire sulle elezioni presidenziali americane del 2016. Accusa che la Russia respinge in modo deciso.