Colloqui senza progressi “concreti” ieri a Varna, sul Mar Nero, tra i vertici dell’Unione europea e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il capo di Stato turco ha sostenuto la volontà di rilanciare il processo di adesione del suo Paese all’Unione europea, ma il presidente del Consiglio Ue e quello della Commissione europea, Donald Tusk e Jean-Claude Juncker, hanno rimarcato le importanti differenze che oppongono l’Unione alla Turchia su molti dossier caldi, tra cui quello dle rispetto dei diritti umani.
“Restiamo candidati all’accesso all’Ue e vogliamo avanzare il più rapidamente possibile in questa direzione“, ha detto Erdogan al termine di una cena di lavoro con Juncker e Tusk, ricordando in particolare la cooperazione tra Ankara e l’Unione in materia di gestione dell’immigrazione e di lotta al “terrorismo”.
Ma l’Unione europea ha subito messo le mani avanti, sottolineando piuttosto le distanze con la Turchia sull’erosione dello Stato di diritto nel Paese, l’intervento di Ankara contro le milizie curde in Siria, le posizioni su Grecia e Cipro. “In termini di soluzioni concrete, non abbiamo raggiunto alcun compromesso oggi”, ha affermato Tusk, spiegando che “solo i progressi su questi temi miglioreranno le relazioni tra l’Ue e la Turchia, compreso il processo di adesione”.(fonte afp)