Il Pd è stato “compatto” durante l’elezione della presidente del Senato, “un bel gruppo, siamo stati molto istituzionali, abbiamo votato Valeria (Fedeli, ndr) e contemporaneamente abbiamo applaudito i passaggi rilevanti del discorso della presidente quando è stata eletta”.
Matteo Renzi lascia l’aula di Palazzo Madama dopo l’elezione della seconda carica dello Stato e, ai cronisti che lo seguono, concede poche riflessioni. “Ho salutato la presidente Casellati e le ho augurato buon lavoro – racconta l’ex leader del Pd – In passato non sempre è accaduto così, altre opposizioni facevano il contrario. Il suo discorso è stato molto bello, istituzionale”.
E ora i vicepresidenti? “Non ho messo bocca sui presidenti, figuriamoci…Ora tocca a loro. Tocca a loro”, taglia corto Renzi. Che assicura: “Lo ridirò per almeno un paio di mesi…”. E Marcucci sarà il capogruppo in Senato? incalzano i giornalisti. “Non lo chiedete a me…”, risponde. Poi, superato il transatlantico di Palazzo Madama, Renzi incrocia Lucia Annunziata. Anche lei lo incalza con qualche domanda: un coordinamento quasi militare per questo accordo… “Tocca a loro”. Molto ben preparato… “Opinione tua che rispetto”, ribatte. Ora fai parte della casta, lo provoca la giornalista: “Prendo troppo come senatore? Non ditelo a me che volevo fare la riforma…”. ASKANEWS
Non sono ancora contenti di aver fatto schifo nel passato e continuano?