Bande dell’Est e rapine violente, “nessuno è piu’ sicuro in casa sua”

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“Nessuno di noi può dirsi tranquillo né sicuro a casa propria”, dice quest’uomo, sequestrato con quattro adolescenti nella sua abitazione e immobilizzato con fascette di plastica ai polsi.
Quanto resterebbero in carcere i banditi, semmai fossero arrestati? O saprebbero che la pena verrebbe “scontata” da attenuanti e permessi? Serve, ed è una priorità per il nuovo Governo, una vera riforma della Giustizia: basta abbuoni nello scontare le condanne, più uomini e mezzi alle forze dell’ordine, e una riforma della legittima difesa che consenta a chi è minacciato in casa propria di difendersi senza finire indagato.

Lo scrive Luca Zaia su Facebook