Bosnia: vietato l’ingresso ai motociclisti russi filo-Putin

15 MAR – Ad Aleksandar Zaldostanov, leader dei ‘Lupi della notte’, il gruppo motociclisti russo vicino al presidente Vladimir Putin, è stato vietato per motivi di sicurezza l’ingresso in Bosnia. Lo ha reso noto il portale Zurnal.ba, solitamente bene informato, precisando che l’ingresso è vietato da ieri anche al cittadino serbo Sasa Savic, ritenuto capo dei ‘Lupi’ nei Balcani.

Zaldostanov detto il Chirurgo, il cui nome figura sulla ‘lista nera’ negli Usa a causa dei suoi legami e attività con i separatisti filorussi ucraini, dovrebbe guidare un gruppo di alcune decine di ‘biker’ russi in un tour di 9 giorni dal titolo “Balcani russi”. A cominciare dal 19 marzo prossimo il programma prevede di attraversare la Serbia e poi, in Bosnia, passando per Bijeljina, Brcko, Doboj, raggiungere Banja Luka, il capoluogo della Republika Srpska (Rs, entità a maggioranza serba di Bosnia).

A Banja Luka il presidente della Rs Milorad Dodik, in compagnia del ministro dell’energia Petar Djokic, considerato capo dei ‘Lupi’ in Bosnia, avrebbe dovuto consegnare a Zaldostanov un’alta onorificenza della Rs per la “diffusione dell’ortodossia”. Il ministro della sicurezza bosniaco, Dragan Mektic, ha dichiarato che gli attuali governanti della Rs hanno intenzione di ingaggiare i ‘Lupi della notte’ per l’intimidazione degli avversari politici in occasione delle elezioni in Bosnia previste per ottobre. Mektic ha anche ricordato come nel 2014, in concomitanza con le elezioni, a Banja Luka arrivarono da Belgrado 120 cosacchi, che vennero sistemati nelle strutture della polizia di Banja Luka con il piano di provocare incidenti.

La prevista visita, la settimana prossima, è stata criticata ieri anche dall’ambasciata Usa a Sarajevo poiché, si dice in un comunicato, incide negativamente sulla stabilità del Paese. ANSAMED